Un argomento poco discusso quando si parla di attività sportiva è quale sia la durata della convalescenza da osservare per sportivi e sportive che hanno interrotto la pratica per motivi di salute.
Siamo infatti abituati a vedere atleti professionisti infortunarsi e sparire dalle scene anche per mesi, ma spesso queste pause forzate hanno durate assai più ridotte. Succede nei casi di interventi cosiddetti di chirurgia elettiva, come sono quelli legati al miglioramento dell’aspetto fisico.
I tempi di recupero da un intervento di chirurgia plastica variano da persona a persona e dipendono moltissimo dall’invasività dell’operazione alla quale ci si è sottoposti. In genere si parla di qualche settimana, ma ci sono delle cautele in più da osservare se la parte operata è quella che si usa di più nel proprio sport del cuore. Un esempio pratico? Le protesi sedere e l’equitazione.
Come riprendere a praticare l’equitazione
Chi cavalca sa quanto possa essere insopportabile il pensiero di allontanarsi dall’animale col quale ci si esercita… Del resto, si sa che fra cavallo e cavaliere si crea un rapporto profondo!
Un intervento di chirurgia non implica un’assenza lunga, tolti i tempi tecnici del ricovero: per questo, il primo passaggio per tornare a praticare è sicuramente quello di rientrare, non appena possibile, a frequentare il vostro circolo e visitare il cavallo che di solito vi accompagna. Consideriamolo come un riavvicinamento di tipo psicologico, dove il benessere dato dalla vicinanza dell’animale farà bene anche al vostro corpo e accelererà la guarigione: la pet therapy, del resto, è una realtà!
Il motto dei primi giorni fuori dall’ospedale è “non strapazzarsi”: davanti a un intervento di chirurgia estetica, bisogna dosare le energie, specie se ad essere coinvolte sono protesi al sedere. I gesti e i passi che facciamo devono essere lenti e rilassati, se possibile non bisogna salire o scendere scale o fare altri tipi di sforzi che interessino la parte operata. Non serve che sottolineiamo che la parte operata sarà dolente – ci penserà “lei” a ricordarlo.
Il medico che vi ha seguito fin qui saprà indicare le modalità per un graduale ritorno all’esercizio, con attività dolci come lo yoga o la ginnastica in acqua. Superati questi “scogli”, si potrà aumentare l’intensità provando con la bici, anche quella statica, la corsa o l’ellittica (per chi frequenta una palestra). Solo allora, e soprattutto solo quando le protesi al sedere non daranno più una sensazione fastidiosa, si potrà finalmente tornare a cavalcare.